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La Scienza e i Miracoli - Counseling Filosofico con natyan


(@natyan27)
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La Scienza e i Miracoli - Counseling Filosofico con natyan

Esistono due tipi di scienza, una che fa i miracoli alla velocità della luce e un’altra che si muove come una tartaruga, anzi, spesso come una lumaca.

La tecnologia è davvero miracolosa e, in un batter d’occhio, ci collega con il resto del mondo. La medicina è lenta e si muove con circospezione poiché anche un solo errore può mettere a rischio una vita.

Da che mondo è mondo, però, l’essere umano è alla ricerca di sistemi sempre più veloci e sofisticati per ottenere il massimo dei risultati con il minimo sforzo.

Non c’è nulla da stupirsi, perciò, se siamo più propensi ad adorare la scienza tecnologica, fautrice di enormi benefici istantanei, piuttosto che la scienza medica la quale non è ancora riuscita, per esempio, a trovare una soluzione per chi è carente a livello follicolare: “Ma come? Siamo andati sulla Luna e su Marte e non riusciamo nemmeno a soddisfare un calvo?”.

L’acredine popolare nei confronti della scienza medica nasce dalla sua “arretratezza” rispetto alle scienze tecnologiche. Siamo disposti ad accettare a scatola chiusa il miracoloso Iphone ma guardiamo con sospetto la ricetta del dottore.

Perfino Carducci, ci ricorda Umberto Eco, con il suo “Inno a Satana” esaltò streghe, alchimisti e Savonarola, quindi personaggi “magici” nonostante la sua lode simbolica fosse rivolta a quella che doveva essere la vittoria della scienza e della ragione nei confronti della religione. Nel suo inno, infatti, non un solo cenno a Galileo, a significare che pure Carducci anelava ad una scienza (Satana in senso positivo e liberatorio dai dogmi) miracolosa e sensazionalistica.

Ricordo che quando scoppiò la pandemia furono in molti a pretendere soluzioni mediche immediate ed è per questo motivo che qualche “alchimista” ha avuto subito grande successo.

Da una parte la scienza medica, lenta, con la necessità di verifiche, confutazioni, sperimentazioni e dall’altra gli “stregoni” con la soluzione facile e pronta all’uso.

Abituati come siamo ad attraversare il mondo in poche ore doveva essere prevedibile che qualche “mago” sarebbe stato inneggiato e invocato da chi non conosce le procedure scientifiche e la loro necessaria lentezza.

Sono stati interpellati alcuni medici in merito alle recensioni. I pazienti che ricevono buone diagnosi sono molto propensi a testimoniare la qualità dei propri dottori ma coloro che hanno ricevuto una diagnosi infausta di certo sono parecchio meno inclini a glorificare i medici, poiché ambasciatori di cattive notizie.

Nulla da eccepire sul fatto che, come in tutte le categorie professionali, ci siano bravi medici e medici di scarsa qualità ma, nel caso sopra citato, anche i medici più bravi non ricevono buone recensioni, a testimonianza del fatto che da un medico ci si aspetta il massimo beneficio e possibilmente in fretta.

Più che normale, direte voi, visto che la salute è la cosa più preziosa che possediamo ma occorre anche considerare che se il miracolo non si può fare è del tutto fuori luogo pretenderlo.

Un’altra indagine sociologica ha rilevato che siamo propensi a protestare se chiude un ospedale o se aumentano i costi delle medicine, ma facciamo spallucce se un governo riduce gli stanziamenti per la ricerca medica.

Sappiamo perfettamente che solo con accurate ricerche sia possibile scoprire nuove soluzioni sanitarie ma siamo poco interessati a scoperte di lunga gittata poiché non ci riguardano nell’immediato.

Con la pandemia siamo stati tutti toccati personalmente ed era prevedibile il caos che ne sarebbe derivato, poiché sociologi e storici ben conoscevano le possibili reazioni umane, avendo già valutato quelle del passato.

Ricerca ossessiva di capri-espiatori, di colpevoli, di soluzioni magiche pronte all’uso, di espedienti mistici e grande confusione psicologica.

La storia si ripete, solo che ora le dimensioni sono enormi, poiché coinvolgono l’intero globo.

Chi si è messo alla ricerca di un miracolo è rimasto deluso, chi non ha saputo pazientare si è stressato e chi ha avuto pazienza ora rischia di perderla.

Il colpevole?

Come sempre, per tutti, è qualcun altro, fino a che non sorge la consapevolezza che per i miracoli la scienza medica non è affatto organizzata tant’è che i calvi hanno più probabilità di riuscire a farsi un giro nello spazio piuttosto che ottenere un rimedio per farsi crescere i capelli.

Tratto dal Corso: Counseling Filosofico

natyan

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Questa argomento è stata modificata 3 anni fa da natyan27

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