Amore Esclusivo Amore Libero

Natyan & Jotyr

Mentire con se stessi è sempre causa di conflitto interiore, sensi di colpa ed instabile emotività.
Non sai cosa sia meglio per la tua vita relazionale di coppia?
Quante volte si fanno promesse che poi non si riescono a mantenere?
Guardarsi dentro per decidere finalmente di essere se stessi e che cosa si desidera veramente è importante.
Questo libro ti aiuterà a fare chiarezza, dentro di te, e a poter scegliere in piena consapevolezza se sei veramente per un amore esclusivo o un amore libero da ogni condizionamento sociale.

Il Miracolo di Esistere: dialoghi con natyan

natyan

Questo libro è nato per accontentare molte persone.
Voi che leggete troverete molti spunti interessanti per la vostra stessa vita quotidiana.
Abbiamo raccolto tante domande e le abbiamo sottoposte a natyan, immedesimandoci nei bisogni di quelle persone che generalmente frequentano i Seminari o i Corsi dello Studio Gayatri. Non badate se natyan ogni tanto risponderà al femminile, al maschile, al plurale o al singolare.
Per ovvie ragioni non sono stati inseriti i nomi degli interlocutori.
Quello che conta è che potrete molto spesso rispecchiarvi, perché i problemi sottoposti sono quelli che tutti generalmente abbiamo.
Non badate se gli argomenti sono stati messi un po’ alla rinfusa, senza seguire un ordine preciso, o se la grammatica non è perfetta.
Abbiamo voluto che il tutto non sembrasse un libro, ma un vero e proprio Incontro di Anime che si lasciano andare alle domande più disparate, senza seguire uno schema fisso, bensì libero e ricco di spontaneità.

Parlare Scrivere Comunicare

natyan

Scrivere è come parlare, con la differenza che, se dopo aver scritto una lettera, non sarete soddisfatti, potrete cestinarla senza spedirla e rifarla di nuovo, magari più volte, fino a quando sarete convinti di aver usato le parole giuste. Le tecniche di comunicazione che troverete in questo piccolo libro-guida potranno, quindi, essere utilizzate anche nelle occasioni in cui dovrete scrivere o rispondere ad una e-mail o ad una lettera di qualsiasi genere. I principi sono gli stessi, e non hanno nulla a che fare con la grammatica, credetemi. Io non sono affatto bravo nella lingua italiana, ma sono sicuro che, pur facendo errori, sia nello scrivere che nel parlare, riesco farmi capire e non lascio malintesi, salvo rare eccezioni. Non si tratta di diventare degli esperti letterati. Non è questo lo scopo. Vogliamo solo saper comunicare in modo tale da non essere più fraintesi e i principi base della comunicazione ci aiuteranno tantissimo in tal senso. Se riusciremo ad apprenderli e ad usarli durante i confronti verbali, tanto più facilmente li sapremo utilizzare anche nel campo della corrispondenza scritta, perché avremo molto più tempo per ponderare ogni virgola.

Bhakti Yoga: La Via dell’Amore

natyan

Tutte le strade portano a Dio, tutti i fiumi conducono al Mare. Ma che cosa è questo Dio e che cosa è questo Mare? E come sono fatte le strade? Quale di esse dovrò percorrere io stesso per raggiungere il Mare Divino che mi aspetta? Dio, il Mare, secondo le più antiche Filosofie Orientali, è l’annullamento di ogni sofferenza e la conquista della realizzazione consapevole della propria Natura Eterna ed Infinita. Se mi credo un essere finito e limitato nel tempo avrò sempre paura della morte come dell’incerta vita. Se raggiungerò il Mare, invece, conoscerò il Vero Me Stesso. Non sarò più un fiume che scorre isolato nel tempo, destinato a finire la sua corsa; sarò la fusione con l’Oceano di Beatitudine che vivrà per sempre, al di là delle forme e dello spazio. Ma come potermi fondere in quell’Oceano Divino? Rinunciando ad essere fiume, annullando il piccolo io individuale per potermi immergere nell’immensa vastità del Tutto. Ora il problema è solo uno. In che modo posso alienare il mio ego, causa di infinite sofferenze, e diventare finalmente libero di lasciarmi andare all’abbraccio oceanico di Dio?
Nelle Filosofie Orientali vengono indicati quattro metodi principali, vie o strade, a seconda delle caratteristiche psicologiche del Ricercatore Spirituale.

Genitori e Figli

natyan e Rina

Capita spesso che di fronte ad atteggiamenti tenuti da bambini, e giovani in generale, si senta esclamare: “E’ tutta colpa della cattiva educazione ricevuta dai genitori!” Tutto ciò è sicuramente vero, ma chi aiuta i genitori nel difficile compito di educare i propri figli in una società che viaggia ad una folle velocità atta ad impedire gli sviluppi di sani rapporti, sporcati già in partenza da televisione, computer, play station, politica, droga e guerre? Le regole di un tempo che fu, forse potevano bastare, ma oggi non più, perché lo stile di vita è mutato in un’affannosa corsa al soddisfacimento di qualsiasi desiderio, buono o cattivo che sia, e i pericoli sono grandemente aumentati. Diventa prioritario rompere alcuni schemi mentali che, come genitori, ci condizionano, e crearne di nuovi, più adatti all’epoca che stiamo vivendo. Le invidie, le gelosie e le avidità di un tempo creavano danni di un certo tipo, circoscritti a determinate sfere. Oggi, ogni veleno mentale crea una catena senza fine che raggiunge spazi più ampi causando mali irreversibili su tutto il Pianeta. Ieri, un chimico educato male poteva danneggiare forse solo il condominio ospitante il suo laboratorio sperimentale. Oggi, un universitario con ambizioni distruttive può inserire nei suoi alambicchi tutta la propria violenza psicologica e diventare l’artefice del destino del Mondo. Da ciò si deduce che ogni tipo di educazione non può prescindere dall’Insegnamento prioritario dei Valori Umani senza i quali non è possibile modellare nessun vero benessere, sia all’interno del piccolo nucleo familiare come in quello più ampio della Società Mondiale.

I Segreti dell’Altro Sesso

natyan

Quello che non vi aspettereste mai di scoprire di voi stessi, del vostro partner, e di tutte le persone che sono di sesso opposto al vostro!

Guru e Discepolo

natyan

E’ usanza comune pensare che l’Amore tra Guru e Discepolo sia qualcosa di prettamente umano e terreno. La psicanalisi materialistica sostiene che, in fondo, tutti abbiamo bisogno di una mamma o di un papà che ci rassicuri anche se ormai siamo diventati adulti. Questo è senz’altro vero in parte. Chi può mettere in dubbio, infatti, che molti Ricercatori Spirituali, in realtà, più che voler conoscere quanto più c’è di sublime nella propria Anima, tendano a cercare di soddisfare e compensare quei vuoti interiori dovuti ad un’infanzia sconsolata? Nel Guru o in Dio proiettano la loro mente instabile, per nulla desiderosa di cambiare e di fare un salto di qualità. Piuttosto desiderano “stare fermi e immobili” nella protezione, nella certezza e nella sicurezza di essere seguiti, capiti, ascoltati, finalmente privilegiati e accuditi nelle proprie fantasie più fervide e bisognose di coccole. Da dove, però, ha origine tale bisogno, se lo guardiamo con gli occhi profondi di chi si è immerso nella Saggezza Divina?
In quanto ateo e quindi libero da condizionamenti devozionali, ho voluto comunque delucidare il senso orientalista del rapporto tra Guru e Discepolo poiché, qui, in occidente, sono in molti a ritenere, erroneamente, di conoscerne il vero significato originale. Credo, perciò, che questo testo possa essere utile per tutti coloro che “giocano” ai diversi ruoli senza conoscerne i rischi psicologici. Dopo la presente lettura ognuno potrà valutare in se stesso se valga o meno la pena addentrarsi e addestrarsi in tal senso o se, al contrario, sia preferibile lasciare ad altri il “giocare” con balocchi che, in verità, proprio balocchi non sono poiché relazioni del genere sono davvero in grado di trasmutare gli animi sia in senso positivo come in quello negativo. Imbattendosi in un vero Guru e diventando Veri Discepoli si ottengono straordinarie aperture di Mente e di Cuore. Al contrario, fanatismo, infantilismo e ottusità rischiano di popolare i neuroni dei malcapitati fino all’ultimo dei propri giorni.

I Titoli sono Armi

natyan

Quando parliamo, spesso, veniamo interrotti e non ascoltati fino in fondo, non è vero?
Ti puoi allora immaginare quanto sia difficile, scrivendo un post in Facebook, oppure su un Blog, in Twitter o, più ancora, un comunicato aziendale, una lettera ad un amico, quanto sia difficile essere letti per intero. Se ci interrompono in nostra presenza, figuriamoci quando non ci possiamo accorgere di cosa facciano con i nostri scritti.
Se, senza alcuna sorta di scrupolo e maleducatamente, ci tappano la bocca invece di lasciarci concludere ciò che stavamo dicendo, tanto più facilmente, in modo anonimo e invisibile, potranno scartare, cestinare o eludere le nostre parole scritte.
Del resto è un libero diritto di tutti, molto democratico, decidere se continuare ad “ascoltarci” oppure no.
Come poter, allora, diventare seducenti, fin dall’inizio, in modo tale che le persone non si stanchino nel proseguire a leggerci? Beh, non tutto, è impossibile, ma almeno una buona percentuale?
In questo Ebook tratteremo l’importanza del titolo. Vedremo insieme come imparare a titolare con successo qualunque scritto seguendo l’esempio dei più grandi scrittori mondiali. Si sa, chi ben comincia è a metà dell’opera, come si suol dire, perciò mai dare per scontato che il primo passo non abbia un’importanza fondamentale.

Jnana Yoga

natyan

Da che mondo è mondo, il Ricercatore Spirituale tenta di spingersi con tutte le proprie forze per sperimentare il sovrasensibile. Egli capisce che la mente e la scienza, con ogni probabilità, non potranno mai dargli le risposte che cerca. Comprende che dovrà fare un gigantesco sforzo per trascendere l’intelletto, ed elevarsi alle dimensioni dell’Anima Eterna. Il genere umano è realmente capace di spingersi oltre il piano della ragione? Mistici e Santi di ogni epoca hanno tentato in tutti i modi e cercato di dimostrarcelo, ma quanto le loro esperienze, possono essere considerate realistiche? Essi hanno condiviso con noi le loro considerazioni dei mondi ultrasensibili, hanno cercato di comprendere ciò che con l’intelletto non è possibile capire. Hanno rinunciato ai piaceri effimeri del mondo fisico sensoriale per lanciarsi nell’impresa titanica dell’immersione nell’Infinito, nell’Assoluto Universale.
Ogni creatura, dentro di sé, sia che lo voglia ammettere oppure no, aspira a quel salto nella Luce Divina. Lo Jnana Yoga, prima con l’aiuto della ragione, poi spingendoci verso Meditazioni sempre più profonde, ci aiuta a superare alcuni confini della mente, per potere ottenere, finalmente, almeno alcune delle risposte esistenziali e metafisiche che cerchiamo: “Chi sono io? Da dove vengo? Dove vado? Qual è lo scopo della mia esistenza?”

Karma Yoga

natyan

Ci sono tre modi di affrontare un lavoro. Il primo viene detto, in sanscrito, Tamasico, e si verifica quando l’approccio ad ogni tipo di azione, lucrativa, familiare o Spirituale che sia, è di carattere pigro, indolente e svogliato. In tal caso non otterremo nulla di buono e il frutto dei nostri lavori rifletterà la stessa apatia, inutilità e trasandatezza che avremo messo nelle nostre azioni. Le giornate si trascineranno in modo spento e vuoto in qualsiasi settore, compreso quello affettivo. Il secondo viene chiamato Rajasico, che sta a significare un continuo e incessante lavorio senza sosta, eseguito in modo frenetico e superattivo. In questo modo le azioni possono essere efficaci dal punto di vista tecnico della disciplina e dell’ordine, ma il Cuore è stato estromesso e ciò che si vive è una costante lotta senza tregua, priva di poesia e di Pace. I frutti che raccoglieremo da un tale lavoro saranno di carattere prettamente esteriore, come per esempio una bella casa e un’azienda efficiente, ma il tutto a danno dei sentimenti di Amore, di Compassione e di Dolcezza, perché la mente rimarrà concentrata costantemente sugli obiettivi esterni, e a volte perfino non baderà se ciò che desidera ottenere, ed i mezzi per farlo, saranno buoni e giusti, piuttosto che prevaricatori, coercitivi o privi di moralità o umanità. Il terzo modo viene indicato come Sattvico, che rappresenta la Purezza, la Luminosità, la capacità di eseguire ogni azione in modo consapevole e spontaneo, dolce e ordinato. In questo caso, in famiglia, sul lavoro, con gli amici e nel Campo Spirituale tutto ciò che viene fatto ha un Sapore Divino. Gli obiettivi sono buoni e giusti, i mezzi per ottenerli sono leali e sinceri, i sentimenti non vengono trascurati e la disciplina è un pregevole ornamento, per nulla soggetto alla coercizione, perché nata spontaneamente da un elevato senso di Responsabilità e di Amore.

Mantra

natyan

“Man” significa anche “mente” e “tri” significa “attraverso” per cui il Mantra serve per attraversare il mare della mente. Se ci pensiamo bene, questa similitudine è molto azzeccata in quanto la mente è proprio come il mare: in alcuni giorni è in burrasca, mentre in altri è calmo. In questo mare, solitamente, riusciamo a vedere solo gli strati superficiali e non il profondo, zona nella quale in realtà sono nascoste le cause dei nostri mali, le paure, l’ansia, la brama… Il Mantra serve proprio a controllare questi pensieri negativi. Di frequente i conflitti che ci rendono difficile la concentrazione sono alla base di gravi disturbi fisici e fin troppo spesso ci fanno sprofondare nella depressione. La maggior parte della gente è convinta che non vi sia alcun modo di cambiare la situazione. Alla fine si rassegna e la accetta come un fatto inevitabile, ma in realtà è solo il risultato di un condizionamento. Nel profondo di noi stessi abbiamo immense risorse che possiamo utilizzare per avere il controllo della nostra mente, è solo che non ne siamo a conoscenza e spesso ci sentiamo soli ed indifesi.

I Misteri del Reiki

natyan

Con questo Ebook non desidero dilungarmi con introduzione e premessa.
Preferisco, da subito, lanciare il Gioco del “Vero o Falso?” nella speranza che possa essere velocemente utile a tutti per comprendere verità e menzogne che si celano alle spalle di una pratica tanto utile, ma al tempo stesso tanto bistrattata, come il Reiki.
Inserirò, per prima cosa, ciò che si dice sul Reiki e tu potrai cercare di indovinare, prima di leggere la mia risposta, se ciò che si dice sia verità o menzogna.
Caro lettore, non fare il furbo, mi raccomando, e metti alla prova la tua logica intuizione, senza sbirciare la risposta che viene subito dopo ogni domanda. Del resto, con ogni prima domanda, io ti metterò nella condizione di intuire da solo, se saprai usare il senso logico razionale, da che parte stia la verità.
Se indovinerai non vincerai nulla ma potrai comunque compiacerti di possedere una eccellente capacità logica, cosa che molti, ahimé, non posseggono, altrimenti non accetterebbero, con tanta ingenuità, spiegazioni a carattere psichedelico e inaccettabili.
Buona continuazione!
natyan

Raja Yoga

natyan

“Di certo vi è un prezzo per la Conoscenza.
Essa verrà data soltanto a coloro che sanno conservarla senza perderla”.
Ikrima
E’ arrivato il momento di mettere da parte le tante teorie e di seguire metodi ben definiti.
Per precisione, oltre a dare qualche nozione di carattere generale, tratteremo gli otto passi, indicati dal Maestro Patanjali, per raggiungere lo scopo dell’Autorealizzazione.
Nulla a che fare con Filosofia, Devozione o Religione.
Tutto si basa sulla Pratica e sull’Etica Morale.
Chiunque, sia esso ateo o appartenente a qualsiasi tipo di Fede, può sperimentare i risultati dei metodi di Patanjali senza per questo rinunciare alle proprie idee od opinioni.
Non è necessario avere conoscenze di carattere teologico o spirituale, perché ciò che conta, in questo campo, è la costanza della Pratica, poiché essa stessa, con i risultati che non tarderanno ad arrivare (per lo meno quelli minimi iniziali) dimostrerà il valore del Raja-Yoga aumentando la Fiducia del Ricercatore.

Se incontri un Tuttologo voltati e fuggi!

natyan

Seguo, e ne sono immensamente innamorato, le Filosofie Orientali ormai da molti anni, per la precisione dal 1984.
Anch’io, come tanti Ricercatori Spirituali, ho dovuto spesso lottare con i dubbi di parenti, amici o conoscenti che, preoccupati per la Strada da me intrapresa, mi assillavano con domande del tipo:
“Ma sei sicuro di non essere finito in una setta? Non ti basta la nostra Religione Occidentale? Cos’altro vai cercando? Non ti sembra di andare contro Gesù Cristo in quello che stai facendo? Ma lo sai che il Vangelo dice…?” E via di questo passo, a volte con toni paternalistici, altre con modi amorevoli sinceramente preoccupati, altre ancora con parole minacciose da condanna al rogo.
Un tempo mi adiravo, e non poco, di fronte a tanto camminare nel mio cervello con le scarpe piene di paure, ansietà e arroganza inutile.
Poi ho imparato a capire che chiunque mi attaccasse, con modi gentili o da crociate barbariche, lo faceva solo per il mio bene o, per lo meno, per quello che credeva fosse il mio bene.
Con tale comprensione diventai consapevole che, pur rimanendo fermo nelle mie idee, non era giusto adirarsi con quelle persone innocenti le quali, pur ponendosi in conflitto con le mie opinioni, in realtà, non volevano farmi del male.