Dove sono le Prove? – natyan Counseling Filosofico Monza
Lo so, sto diventando pignolo e puntiglioso ma che ci posso fare se certe cose mi si imprimono nella coscienza come le dita nel pongo?
Un amico polemizza e contesta una persona in un social, condannandone il comportamento. Non la solita questione soggettiva che ha a che vedere con “mi piace o non mi piace” bensì accuse ben precise, dirette ed oggettive.
Io gli domando privatamente: “hai le prove di quello che dici? sei a conoscenza dei fatti per esperienza diretta?”.
In tutta risposta: “le prove? ma dai, le prove si usano in tribunale, mica in questi casi così superficiali!”.
Penso sia uno dei nostri mali peggiori.
Credere che nel quotidiano, nei social, o comunque in tutte quelle situazioni in cui si parla del più e del meno, sia possibile giudicare e condannare senza lo straccio di una prova, come se quest’ultima sia una questione che riguarda solo i tribunali.
Ascoltiamo, leggiamo, spesso anche solo i titoli dei giornali, e tiriamo conclusioni affrettate.
Questo meccanismo, che viene poi riprodotto nella vita di tutti i giorni, è ciò che provoca un gran numero di danni e di conflitti relazionali.
Un’abitudine da perdere al più presto, se si desidera mantenere armonia dentro e fuori di noi.
L’imperativo, ancora una volta, è: “come me lo dimostri?”.
Giacché l’onere delle prove è a carico di chi accusa, ed è perciò un sacrosanto diritto richiederle.
Tratto dal Corso: Counseling Filosofico – Diventa Consulente Filosofico
natyan
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