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Il Vaccino Ebreo – Studio Gayatri Naturopatia Monza


(@natyan27)
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Il Vaccino Ebreo – Studio Gayatri Naturopatia Monza

“Mamma, perché quella bambina è sulla sedia a rotelle?”

Avevo solo quattro anni ma me lo ricordo come se fosse ora, tanto mi rimase impressa la scena di quella piccola creatura che, diversamente da me, non poteva più camminare e che, con un po’ di fatica, muoveva le braccia per afferrare una bambola.

L’ultimo caso di poliomielite in Italia, se non vado errato, risale al 1982 e nel 1958 ce ne furono addirittura ottomila.

Oggi non se ne parla quasi più e ciò è dovuto a Sabin, uno scienziato ebreo, nato in una città polacca, sotto il dominio dell’impero russo e che, a causa del dilagante razzismo, fu costretto ad emigrare in America.

Non ci vedeva da un occhio e rischiò di perdere completamente la vista quando gli venne lanciata, con furore, una pietra che colpì l’occhio sano.

Come spesso accade, chi soffre, sente la necessità di aiutare coloro che hanno dolori e patimenti.

Senza il suo vaccino antipolio le case farmaceutiche, oggi, guadagnerebbero molto di più, giacché la poliomielite colpisce soprattutto i bambini al di sotto dei cinque anni e, restando sulla sedia a rotelle per tutta la vita, inevitabilmente si ammalano anche tutti quegli apparati corporei i quali, poco movimentati, non riescono più ad esprimersi con appropriata dinamicità.

Si indeboliscono nel tempo, per esempio, l’apparato digerente, quello cardiaco, quello polmonare, quelli urinari ed escretori con la conseguente necessità di fare uso di molteplici farmaci.

Non si può certo dire che i virologi siano alleati proficui delle case farmaceutiche poiché studiano per eliminare per sempre patologie che, diversamente, andrebbero curate per tutta la vita.

Quando venni morsicato da un cane, in India, ringraziai Pasteur per l’invenzione del vaccino antirabbico, così come andrebbe ringraziato Jenner che fu il padre di tutti i vaccini che ne conseguirono.

Oggi, l’Italia, risulta essere la prima in Europa per le infezioni dovute al tetano e sappiamo tutti quanto un’antitetanica possa invece difendere i bambini che, per errore o negligenza, possono graffiarsi con un chiodo arrugginito; senza dimenticarci di coloro che si trovano a lavorare manipolando metalli o lattine di ogni genere, ma non solo.

Spesso sento dire che unicamente tutto ciò che è naturale, e non chimico, è buono.

Forse chi lo afferma non ha mai studiato Leopardi, che considerava la natura matrigna.

Oppure non si avvede che, ci piaccia o no, siamo circondati da costanti pericoli i quali, a nostra insaputa, possono emergere in qualunque momento.

Oltre al virus corona, al virus dell’ebola, alle eruzioni vulcaniche, alle alluvioni, ai terremoti, e tanto altro ancora, ci sono, per esempio, in natura, anche i veleni mortali.

Sembra che il più potente sia la tossina di un batterio chiamato botulino e che il cancerogeno più pericoloso sia l’aflatossina, la quale è prodotta da certi tipi di muffe del tutto naturali.

Passiamo l’intera esistenza ad interrogare l’universo e a difenderci dalla natura la quale non è fatta solo di belle montagne, di splendidi oceani o di albe e tramonti.

Possiamo anzi dire che, in qualche modo, essa complotti dall’origine dei tempi nei nostri confronti, presentandosi inaspettatamente e ripetutamente con i suoi drammi e le sue tragedie.

Grazie all’essere umano, la commedia dell’esistenza diventa a volte crudele, attraverso le guerre, la mafia e i crimini, e a volte consolatrice, per mezzo di quei ricercatori che, provando compassione per i dolori del mondo, o semplice e appassionata curiosità per tutto ciò che li circonda, sacrificano il proprio tempo osservando e sperimentando tutte le soluzioni possibili ai gravi problemi dell’esistenza.

Per finire possiamo anche dire che la Scienza non è razzista, poiché chiunque, di qualsiasi colore e nazionalità, ebreo o migrante africano che sia, è il benvenuto quando scopre qualcosa che vada a beneficio di tutti.

Senza l’aiuto di un ebreo, molto probabilmente, la poliomielite, in Italia, avrebbe continuato a mietere vittime ben oltre il 1982.

Tratto dal Corso Naturopatia dell’Anima – Reiki e Counseling Filosofico

natyan
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(@natyan27)
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27 ANNI FA MORÌ IL MEDICO EBREO CHE NON BREVETTÒ IL SUO VACCINO PER REGALARLO A TUTTI I BAMBINI DEL MONDO

Albert Bruce Sabin nacque nel 1906 a Białystok, in Polonia.
Medico e virologo ebreo famoso per aver scoperto il vaccino contro la poliomielite, rinunciò a soldi e brevetto consentendone la diffusione anche fra i poveri.

Dal 1959 al 1961 furono vaccinati milioni di bambini dei paesi dell'Est, dell'Asia e dell'Europa: il vaccino antipolio di Sabin fu autorizzato in Italia nel 1963, reso obbligatorio nel 1966, debellando così la malattia dal paese. «Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto.
È il mio regalo a tutti i bambini del mondo» fu il suo testamento.

sabin

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