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Meditazione: facciamo un po' di chiarezza


(@surya)
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Questo post è stato scritto in base alle domande frequenti che mi vengono rivolte. Forse troverai le tue risposte, forse no, tuttavia, se avrai ulteriori dubbi, troverai, alla fine dell’articolo, uno spazio in cui poterli esprimere, sarò felice di risponderti <3

Molto spesso le persone si spaventano davanti alla parola meditazione, poiché pensano che questa significhi annullamento del pensiero. “Chiudi gli occhi e non pensare a nulla”, ti dicono, e a te viene l’ansia. Giustamente, dico io. Perché ditemi, crediamo davvero che si possa annullare il pensiero? Il compito della mente è quello di pensare, così come il compito del sistema digestivo è quello di digerire. Semplice! Talmente semplice che abbiamo bisogno di complicarlo in qualche modo. Davvero, la semplicità non ci appartiene. Associamo inconsciamente le parole “semplice”, “facile”, a “scarso, “di poco valore”. Utilizziamo lo stesso sistema che adottiamo quando dobbiamo acquistare qualcosa: costa tanto, ha valore, costa poco, è scarso (ma è davvero sempre così? O è un vero e proprio bias cognitivo, ossia un errore di giudizio emesso sulla base di un’interpretazione di informazioni in nostro possesso, che però non sono logicamente connesse tra loro?). Che cos’è allora la Meditazione? La parola stessa ci dà un suggerimento: medita l’azione, laddove per azione si può intendere qualunque cosa, dal pensare, al parlare, al camminare, allo svolgimento di qualunque attività quotidiana. Meditare significa stare in compagnia di quel che c’è al momento, senza cercare di respingerlo né di aggrapparcisi. Meditare significa imparare ad utilizzare l’arte dell’osservazione.

Alcune persone mi dicono: “ma io non so visualizzare”. Eppure, la mente pensa per immagini. Se io dicessi :”ora immagina la tua cucina. Avvicinati al frigorifero. Aprilo…” è vero che riesci a vederlo? E’ solo che siamo sommersi da un guazzabuglio di pensieri e allora non riusciamo a vedere chiaramente. Se noi cerchiamo qualcosa in una stanza buia ed il pavimento è pieno di oggetti, abbiamo bisogno di fare spazio e luce per trovare ciò che cerchiamo, non è vero? La prima cosa da chiarire è che non possiamo buttare fuori il buio dalla stanza, dobbiamo piuttosto introdurre la luce. Ricordiamocelo quando abbiamo un problema: inutile cercare di respingerlo, facciamo piuttosto luce di modo da poterlo vedere con chiarezza e trovare una soluzione. La seconda cosa è che dobbiamo, piano piano, rimuovere e/riordinare gli oggetti per potere trovare ciò che cerchiamo. Ecco…la meditazione è la nostra mano che sposta e riordina.

Un’altra cosa che spesso mi chiedono è: ”la meditazione dovrebbe rilassarmi ma in me produce l’effetto opposto. Quando chiudo gli occhi divento ansioso”. No, non è che diventi ansioso, è che quando sei in silenzio senti il rumore che c’è in te. Quando sei indaffarato non hai tempo di ascoltarti. Nel silenzio si, nel silenzio emerge ciò che hai dentro. Lo vedi. Lo senti. Non temere, dunque. Ognuno di noi può meditare… con leggerezza, con spontaneità, poiché meditare non significa diventare qualcun altro ma conoscere ciò che siamo e placare ciò che disturba la nostra quiete…

Un’altra domanda frequente è: “imparerò a controllare i pensieri?” “Speriamo di no, dico io. Non devi imparare a controllare, anzi, sei qui proprio per smettere di avere il controllo su ogni cosa. La vita accade al di là del tuo controllo. Meditare non significa avere il controllo sui nostri pensieri bensì impedire ai nostri pensieri di avere il controllo su di noi e questo avviene attraverso un processo chiamato osservazione. Hai altre domande? In basso c’è uno spazio in cui puoi interagire. Se vuoi, scrivi pure il tuo commento o i tuoi dubbi. Grazie di Cuore

surya

 

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