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Appassionato come una Ghianda – Counseling Filosofico Monza


(@natyan27)
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Appassionato come una Ghianda – Counseling Filosofico Monza

Tutta la nostra esistenza può essere equiparata a quella di una ghianda?

Fin da bambini ogni cellula della nostra vera natura combatte per rivelare se stessa, nonostante i molteplici impedimenti, così come una semplice ghianda lotta strenuamente e appassionatamente per trasformarsi in una quercia, allo scopo di esprimere tutto il proprio potenziale.

Potremmo dire allora, metaforicamente, che noi non possiamo sentirci pienamente soddisfatti se la nostra natura, con tutte le sue qualità, rimane repressa e inespressa.

La nostra più grande soddisfazione è potere essere ciò che siamo veramente mentre, invece, rimanere ad uno stato di “ghianda” ci fa sentire fragili, indifesi, incompiuti, non realizzati.

A volte cerchiamo di vincere il nostro stato “embrionale” compiacendoci di ciò che facciamo; indossiamo una o più maschere per apparire più di quel che siamo in realtà e, così facendo, finiamo per sprecare un quantitativo enorme di risorse interiori poiché spesso ci appaiono vani i tentativi di rafforzare la nostra immagine agli occhi degli altri.

Le strategie che usiamo per compiacere il nostro prossimo spesso ci sfiniscono, poiché la continua ricerca dell’approvazione altrui è una chimera, un’illusione. Tentare di dimostrare quotidianamente il nostro valore è sfiancante e non di rado veniamo posseduti dal desiderio di controllare tutto e tutti, provocando così ulteriore caos, anziché raggiungere quell’equilibrio interiore di cui tanto necessitiamo.

Le strategie del controllo e del compiacere gli altri si fondano inevitabilmente sulla paura ed è per tale ragione che diventano un fardello pesante e insopportabile per la nostra mente.

Senza una prospettiva più ampia dell’esistenza, basata su valori diversi, più profondi ma, al tempo stesso anche più leggeri e più accettanti, è molto difficile raggiungere lo stato naturale a cui aspiriamo.

E’ come se la ghianda, crescendo, continuasse a specchiarsi e a preoccuparsi di cosa pensano di lei tutte le piante circostanti, tentando di tanto in tanto di imitare le più belle ed ammirate.

Così facendo non diventerebbe mai quello che è in realtà, crescerebbe a metà, oppure, peggio ancora, diverrebbe una brutta copia di qualche altro albero.

Fortunatamente per lei, la ghianda tira avanti per la sua strada, un viaggio che conduce verso il cielo, noncurante di ciò che pensano le sue “vicine di casa”.

Nutre se stessa con ciò che le offre la natura, approfittando di ogni elemento concessole, non sprecando risorse in tentativi inutili e improduttivi.

Nel corso di Counseling Filosofico, tra le altre cose, ci domandiamo perciò che tipo di pianta siamo realmente e quale sia il modo migliore per non diventare altro da quello che siamo in realtà, dal momento che non c’è soddisfazione nel diventare ciò che non vogliamo essere.

Ansia, attacchi di panico, depressione e angoscia sono spesso causate da condizioni in cui siamo caduti senza la nostra volontà; è come ritrovarsi accidentalmente in un habitat che non ci appartiene.

Questo è infatti il motivo per cui, quando mi chiedono un consulto, mi ripetono quasi tutti: “mi sento come un pesce fuor d’acqua”.

In pratica si sentono come ghiande piantate nel posto sbagliato, senza alcuna possibilità di trasformarsi in quercia.

Si tratta allora di abbandonare vecchi schemi e vecchie condizioni, al fine di riuscire ad esprimere quanto di meglio possediamo nei nostri sogni di ghianda.

natyan

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natyan Appassionato come una ghianda
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