Ci sono culture che si basano, per la crescita interiore, sull’azione del Vedere e altre sull’azione dell’Ascoltare. Aristotele, per esempio, sosteneva che il senso della Vista fosse il più importante, poiché contemplando l’Universo e l’Infinito, con lo sguardo sempre proteso alla sua massima profondità, possiamo intuire la nostra Essenza.
La cultura biblica occidentale ci dice: “In principio era il Verbo, la Parola” e quella induista ci ricorda : “ In principio era la Vibrazione, il Suono, la OM” mettendo l’accento, quindi, sull’ascolto, sull’utilizzo dell’udito.
Gli incontri meditativi associati all’uso delle Campane Tibetane sono, perciò, la mistica fusione tra il vedere e l’ascoltare. Attraverso l’ascolto delle armoniose vibrazioni sonore, mentre siamo completamente rilassati ad occhi chiusi o aperti, possiamo vedere ciò che accade dentro di noi e fare emergere le parti più belle e luminose, quelle che ci permetteranno una permanente trasformazione interiore, allo scopo di vivere al meglio la nostra relazione con il vivere quotidiano.