Contrapposto al principio di autorità, vi è il principio di responsabilità. Il primo lo conosciamo molto bene. E’ capitato a tutti: l’hanno detto al Tg, l’ho visto in internet, l’ha detto il Tal dei Tali, persona verso la quale nutro una grande stima e fiducia e, di conseguenza, persona totalmente affidabile, al punto da non verificare nulla di quanto detto anche se fosse qualcosa di alquanto improbabile. L’autorità è una forma di potere sottile esercitato in maniera del tutto legittima. Da Aristotele, ai Testi Sacri, a chi riveste un ruolo sociale importante, per arrivare, oggi, ai social network, la massa continua ad esserne influenzata. Chi subisce questa tacita obbedienza verso qualcosa o qualcuno di influente, rifiuta qualunque altra possibilità ma si appoggia letteralmente alla figura di riferimento, sviluppando così un’attitudine del tutto pedagogica. Il principio di responsabilità si basa invece su un pensiero andragogico, ossia adulto, indipendente, che porta a decidere in maniera autonoma. Il primo a mettere in discussione l’autorità fu, forse, Galileo Galilei al tempo della rivoluzione scientifica. La scienza, infatti, ci porta dal principio di autorità al principio di responsabilità, ossia all’abilità a rispondere: a una situazione, a un determinato comportamento o anche a un’emozione. Lo sanno benissimo i Guru del marketing: sanno che questa seconda via è la più difficile e faticosa, poiché comporta uno sforzo personale e il coraggio di abbandonare la stampella alla quale, fino a quel momento, ci si è appoggiati. Lo sanno benissimo i Guru che vendono meditazioni per attrarre ricchezza e potere, o forme di yoga sempre più teatrali e contorte per farci sentire degli eroi. Intanto, la mente inquieta scrive il suo diario di bordo: “anche oggi ho investito sulla mia crescita personale. E’ stato faticoso e, a volte, doloroso, ma mi hanno detto che è normale, mi hanno detto di avere pazienza, che i risultati non avrebbero tardato ad arrivare. Ho atteso. Ho speso. Ho investito…sulla crescita economica di molti che, ancora oggi, continuano a vendere Terre Promesse”…
surya